giovedì 15 dicembre 2016

Guai per il PD, Beppe Sala indagato per un maxi-appalto

Alla fine Giuseppe Sala è stato indagato. L'ex Mr. Expo, oggi sindaco di Milano, è finito sotto indagine per la vicenda dell'appalto più rilevante delle Esposizioni Universali.  Nel merito i magistrati non hanno mai sentito l'ex commissario straordinario, che ora rilascia una dichiaraione choc: "Apprendo da fonti giornalistiche che sarei iscritto nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla piastra Expo. Pur non avendo la benché minima idea delle ipotesi investigative, ho deciso di autosospendermi dalla carica di Sindaco, determinazione che formalizzerò domani mattina nelle mani del Prefetto di Milano". Nel pomeriggio si era vociferato di nuovi indagati per la vicenda dell'appalto della piastra, e alla fine uno di questi si è rivelato essere Beppe Sala, il sindaco di Milano. Il gip dalla procura generale, che ha avocato a sé l'inchiesta nelle scorse settimane, ha quindi deciso per una evoluzione dell'inchiesta. Una avocazione che aveva il sapore dello scontro tra procure. Secondo la procura generale occorrono approfondimenti la nomina dei commissari nella fase pre-gara e l'esecuzione del contratto.


Nell'inchiesta sono già indagati per corruzione e turbativa d'asta gli ex manager di Expo, Antonio Acerbo e Angelo Paris; l'ex presidente di Mantovani, Piergiorgio Baita; Erasmo e Ottavio Cinque, padre e figlio, titolari di Socostramo.

Secondo la procura generale Giuseppe Sala non avrebbe tenuto un comportamento "irreprensibile e lineare". Nelle carte si dice che pur "con gradi di responsabilità diversi attraverso le loro condotte fattive ed omissive hanno comunque contribuito a concretizzare la strategia volta a danneggiare indebitamente la Mantovani (impresa che vinse l'appalto con un ribasso di oltre il 40%, ndr) per tutelare e garantire, si ritiene, più che la società Expo 2015 Spa il loro personale ruolo all'interno della stessa". Secondo l'ex dg di Infrastrutture Lombarde spa Antonio Rognoni, Sala avrebbe detto al manager che "non avevano tempo per potere" verificare la congruità dei "prezzi che erano stati stabiliti da Mantovani" nel corso dell'esecuzione del contratto con l'inserimento di costi aggiuntivi, e "per verificare se l'offerta era anomala o meno".

FONTE:
http://www.affaritaliani.it/milano/expo-beppe-sala-indagato-per-un-maxi-appalto-454854.html

1 commento:

  1. attenzione amici nn volete forse capire??? lo hanno capito solo la minoranza p d ..ke hanno vergogna di renzi ha ridotto il p d ad un ammasso di corrotti e corruttori

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